Chi siamo

Gran parte degli apicoltori ci conosce come Aspromiele ma la definizione completa è Associazione Regionale Produttori Apistici del Piemonte, fondata a Torino nel 1985 e riconosciuta dalla Regione Piemonte con Dpgr n. 6656 del 15 settembre 1986 ai sensi della Legge 20 ottobre 1978 n. 674/78 (leggi lo Statuto).

L’Associazione svolge principalmente la sua attività nella Regione Piemonte in favore e in rappresentanza del settore del miele e degli altri prodotti dell’apicoltura piemontese. In ambito regionale Aspromiele, tramite il suo Consiglio e i suoi tecnici, è un importante riferimento per gli apicoltori ed è un interlocutore di rilievo, in rappresentanza dell’intero settore, nei confronti di istituzioni e servizi locali, altri comparti della produzione agricola e organizzazioni agricole, consumatori, mondo della scuola, della ricerca e della formazione.

Clicca qui per consultare la brochure sulle attività principali di Aspromiele

La sfida di Aspromiele è promuovere la crescita delle capacità imprenditoriali delle aziende del settore, costruendo un sapere collettivo attraverso la comunicazione e la condivisione della conoscenza.
Aspromiele non limita la propria ragion d’essere alla sola e semplice rappresentanza “sindacale” del settore, ma ha quale obiettivo il mettere insieme le conoscenze e i “segreti del mestiere” per farli divenire un patrimonio comune per l’ulteriore crescita dell’apicoltura.

La specificità di Aspromiele è basata su un diverso e innovativo modo di intendere i servizi e le stesse attività associative. Non solo unire le volontà e la disponibilità degli apicoltori, non solo fare affidamento sulle attività basate sul volontariato, ma anche favorire e sostenere economicamente una nuova figura professionale: il tecnico apistico.
Parte notevole del costo economico di tali nuove figure e professionalità è sostenuto dal Piano apistico regionale, che deriva le sue risorse dal Regolamento comunitario di sostegno all’apicoltura n. 1308/13 e dalla Legge Regionale n. 20/98 sull’Apicoltura. La restante percentuale di retribuzione dei tecnici è a carico di Aspromiele stessa, retribuzione a cui riesce a far fronte svolgendo anche un ruolo di tipo imprenditoriale.

Tali investimenti in risorse umane non sono semplicemente finanziari, ma richiedono un costante sforzo di qualificazione professionale dei tecnici apistici. Il tecnico apistico non è un profilo che si trova nel mercato del lavoro e che quindi si può semplicemente assumere. Il tecnico apistico è una figura “tutta da inventare e da costruire” che si forma grazie alla costante e continua relazione con le api e gli apicoltori. E in effetti, tranne che per alcune figure professionali specifiche e determinate, la maggioranza dei tecnici Aspromiele sono anche apicoltori.

Aspromiele, per ottimizzare la miglior ricaduta delle professionalità acquisite e costruite nel tempo, punta quindi a un rapporto duraturo con i suoi tecnici e fra questi e gli apicoltori e il contesto territoriale in cui sono “nati e cresciuti”.
Porre alla base dell’attività associativa non solo il benemerito e indispensabile volontariato, ma anche il lavoro di tecnici professionisti, appositamente qualificati, significa tutt’altra capacità di servizio e di risposta rispetto alle esigenze di tutti gli apicoltori e dell’apicoltura regionale nel suo insieme.

Per Aspromiele: dall’ottimizzazione delle “risorse” pubbliche e private dipendono l’indirizzo, il futuro, il mercato e la qualità del miele.
Tale ruolo non riduce la propria visuale ai soli confini regionali, ma la si proietta anche in una dimensione nazionale sia delle problematiche che del tentativo e dello sforzo per risolverle.
E’ quindi non casuale che Aspromiele esprima un ruolo e una funzione di rilevo in varie istanze dell’associazionismo sia sul piano nazionale che internazionale. Unaapi, Aapi, CRT dell’Unaapi, Gruppo Miele del Copa Cogeca, Edapi ecc… sono solo alcuni compagni di viaggio di Aspromiele.

I metodi di Aspromiele

La circolarità delle informazioni è uno dei capisaldi del modo di lavorare degli apicoltori con ruolo dirigente in associazione e dei tecnici di Aspromiele. Le informazioni vengono dapprima raccolte, poi analizzate collettivamente e sintetizzate per favorirne la trasmissione e divulgazione, in modo da creare un flusso circolare del sapere.

  • Comprendere e sperimentare prima di divulgare. Soprattutto in materia di sanità degli alveari questo principio è quanto mai importante al fine di proteggere e conservare il nostro patrimonio apistico.  
  • Omogeneità di linguaggio. La coerenza tra i componenti di una squadra è di primaria importanza e questa è manifestata proprio attraverso una omogeneità del linguaggio, delle indicazioni e delle informazioni fornite.  
  • Strumenti di comunicazione a diversi livelli: ogni livello di capacità si rapporta con metodi e strumenti divulgativi differenti. Per tale motivo Aspromiele ritiene di dover adeguare di volta in volta il livello della comunicazione alle richieste ed esigenze dell’interlocutore.

L’assistenza tecnica

L’assistenza tecnica è un’azione sinergica tra produttori apistici associati e figure professionali specifiche e qualificate (in formazione reciproca continua) che attiva e indirizza risorse pubbliche e private al fine di:

  • migliorare le capacità professionali ed imprenditoriali degli apicoltori  
  • assicurare la continuità di rapporto tra apicoltori, istituzioni, enti e ricerca  
  • contribuire a divulgare, indirizzare e proporre innovazioni al patrimonio normativo specifico del settore apistico  
  • approfondire la conoscenza del territorio dal punto di vista produttivo, imprenditoriale e sanitario  
  • promuovere la produzione e la comunicazione del sapere e della cultura apistica attraverso attività di formazione ed informazione, in una dimensione collettiva  

Aspromiele, grazie alle risorse messe a disposizione dai regolamenti citati, si avvale di tecnici apistici che operano sull’intero territorio regionale con recapiti settimanali (per trasparenza, riteniamo utile segnalare che il massimale di spesa lorda annua, comprensivo di imposte tasse e contributi previdenziali, è per ogni tecnico di euro 33.633 – che corrisponde ad una retribuzione netta media mensile di circa 1.300 euro – e per il coordinatore dei tecnici di 38.707 – che corrisponde ad una retribuzione netta media mensile di circa 1.450 euro).

E’ nostra opinione che distrarre risorse economiche destinate all’assistenza tecnica per fini diversi da quelli sopra descritti (quali, per esempio, la gestione delle eccedenze di produzione o l’approvvigionamento dei prodotti sanitari) non sia fruttuoso e proponibile.

Facendo propri i principi sopra esposti, Aspromiele si propone di promuovere la crescita delle capacità imprenditoriali e di categoria con la condivisione, la produzione e la comunicazione della conoscenza.
Riteniamo, inoltre, che l’ottimizzazione di “risorse” pubbliche e private sia indispensabile per l’indirizzo della qualità del mercato del miele e favorisca l’utilizzo di risorse per la qualificazione professionale di tecnici apistici connessi strettamente alle organizzazioni di produttori.

L’assistenza tecnica è parte integrante e indispensabile dell’attività associativa che per Aspromiele non si può basare su prestazioni volontaristiche, quanto piuttosto sul ricorso a figure professionali qualificate che dedicano il proprio impegno a un continuo aggiornamento.

L’esperienza maturata nel corso di molti anni di attività associativa e il costante sforzo di miglioramento dell’assistenza tecnica hanno portato a un risultato che è sotto gli occhi di tutti: il Piemonte è una delle regioni con maggiore impulso di crescita e di rinnovo del comparto apistico.

Strumenti dell’assistenza tecnica

Recapiti: ogni tecnico dell’associazione si rapporta principalmente a un territorio della regione e organizza un calendario di presenze periodiche (cadenza settimanale o quindicinale) per rendersi disponibile a incontri con i singoli apicoltori che ne facciano richiesta, associati e non.
Prove di campo: rappresentano una parte importante del lavoro svolto dall’Associazione che viene divulgato tramite la pubblicazione della rivista l’apis e con la partecipazione ai principali convegni nazionali.
Riunioni e assemblee zonali periodiche: appuntamenti fissi con gli apicoltori, associati e non, per fare il punto della situazione su malattie e andamenti produttivi. Incontri periodici di aggiornamento sono organizzati anche in occasione di nuove normative e adempimenti cui le aziende apistiche sono chiamate ad adeguarsi.
l’apis: è edita da Aspromiele, ed è riferimento indispensabile di confronto e di crescita per la rete associativa e di variegate iniziative del mondo di Unaapi.
È l’unico periodico apistico italiano di proprietà e gestione collettiva e associativa. Rivista con nove numeri annui che assolve un importante ruolo di assistenza tecnica, di divulgazione, di dibattito e di aggiornamento degli apicoltori, alla cui realizzazione collaborano molti apicoltori di riferimento, caratterizzati da una forte spinta associativa, nonché gli stessi componenti del Cda e i tecnici di Aspromiele. L’apis è divenuta oramai un’importante punto di riferimento in ambito italiano e non solo per la qualità e il livello degli articoli pubblicati, indirizzati sia a lettori neofiti, sia ad aziende professionali. La rivista è distribuita su tutto il territorio nazionale e attualmente conta oltre 11.000 abbonati di cui oltre 1.700 sono apicoltori piemontesi.
Potrete trovare lo stand di Aspromiele – l’apis Rivista di Apicoltura alle fiere di:
Piacenza, primo weekend di marzo; Montalcino (SI), primo weekend di settembre; Castel San Pietro Terme (BO), terzo weekend di settembre; Lazise (VR), primo weekend di ottobre.

Informativa ai sensi della legge 04/08/2017 nr.124

Attività editoriale

Oltre alla pubblicazione della rivista l’apis, con nove numeri annui e frequenti supplementi, Aspromiele svolge una attività editoriale specialistica, con la pubblicazione/diffusione/promozione di vari libri, dvd e materiale divulgativo.

Attività di ricerca (regine igieniche)

Anche su questo fronte così complesso e impegnativo l’associazione ha iniziato una attività con un progetto che ha visto la luce nel 2003 ed è finalizzato alla individuazione e consolidamento di linee genetiche di ligustica con spiccata capacità di pulizia. E’ un obiettivo assai ambizioso ed evidentemente ben oltre le limitate possibilità associative, ma se non si incomincia ad impegnarsi in tal senso il rischio è di rimanere fermi sempre all’anno zero.

Attività formativa

Elevato è l’impegno dell’Associazione e di ogni tecnico Aspromiele nell’organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento rivolti agli apicoltori di ogni livello. Le lezioni si possono svolgere sia in aula sia in campo, secondo le indicazioni riportate di volta in volta nelle sezioni provinciali.

Attività promozionale


Fumetto “Le api del nonno”.

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Il miele, purtroppo, raramente rientra nei prodotti alimentari di consumo quotidiano delle famiglie italiane e i bambini, nella fascia di età prescolare ed elementare, rappresentano un terreno fertile per fondare le basi di una sana educazione alimentare. Sulla base di questi presupposti Aspromiele ha voluto investire nella promozione del prodotto miele proprio a partire dai consumatori più piccoli, affinché costoro trasmettano l’entusiasmo e le nozioni di salubrità della buona tavola ai propri genitori, spesso ormai fossilizzati su attitudini alimentari dettate dalla consuetudine. Il fumetto affronta tutte le fasi più importanti che portano al raccolto del miele, da come è costituita la famiglia di api, a come l’apicoltore deve intervenire in apiario, alla produzione e stoccaggio del miele nei favi, fino ad arrivare alla smelatura e al confezionamento del miele, a quel punto pronto da consumarsi a colazione. Se da un lato l’uditorio così giovane non consente un approfondimento notevole degli argomenti trattati, dall’altro esige materiale didattico specifico, chiaro nelle enunciazioni, di approccio immediato. La forma divulgativa che racchiude in sé tutte queste caratteristiche è appunto il fumetto, che tramite le immagini colorate e la narrazione di una storia consente di introdurre gli argomenti in modo facilmente comprensibile. L’opera ha ormai superato da diversi anni il collaudo più severo, quello dei bambini, che hanno mostrato moltissimo interesse e passione per l’argomento e soprattutto hanno scoperto che il miele… è buono!

Gioco didattico. Indirizzato ai ragazzi e ai bambini in età scolare, si prefigge l’obiettivo di portare a loro conoscenza il mondo delle api e dei prodotti dell’apicoltura attraverso schede e immagini colorate, di facile approccio.

Calendari promozionali.Il calendario è un oggetto utilizzato da ogni famiglia e continuamente consultato. Quale strumento migliore, quindi, per promuovere il miele? Il consumatore continua a identificarlo in un unico prodotto color giallo oro, fluido, da impiegarsi solo all’approssimarsi dell’inverno, per combattere influenze e mal di gola. In realtà a ogni fioritura corrisponde un tipo di miele, un suo colore, un suo aroma. Nella diversificazioni qualitativa è il futuro dell’apicoltura e solo puntando sulla caratterizzazione dei mieli è possibile pensare di competere con i mieli di importazione. Ai pregiati mieli monoflorali piemontesi (acacia, rododendro, flora alpina, castagno, melata di abete..) sono state dedicate schede specifiche descrivendone areali di produzione, caratteristiche organolettiche e melissopalinologiche, consigli d’uso in cucina e quale alimento energetico.
Calendario Aspromiele 2003(pdf 992 kb)
Calendario Aspromiele 2004 (pdf 4.622 kb)
Calendario Aspromiele 2005 (pdf 9.622 kb)

Realizzazione di campioni mignon di miele di qualità. Al fine di promuovere la conoscenza del miele tra i consumatori, vengono prodotti campioncini omaggio, da abbinare a locandine esplicative sul miele, distribuiti in occasione di manifestazioni fieristiche e incontri con scolaresche.

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La Strada del Miele. La “Strada del miele” nasce dalla volontà di creare un elemento aggregante del tessuto socio-culturale e produttivo del Roero avente come filo conduttore il mondo dell’apicoltura. La scelta territoriale rappresenta un “corridoio paesaggistico – culturale” dettato da una serie di motivazioni che hanno avuto come punto focale la naturale vocazione del territorio per l’allevamento delle api. Tra le attività produttive tradizionali più rappresentative, infatti, la più particolare e ricca di storia è sicuramente quella dell’allevamento delle api e della produzione del miele. La “Strada del miele” intende essere come un libro suddiviso in capitoli, ove al termine di ogni capitolo il visitatore sia invogliato a intraprendere la lettura del successivo: per tale motivo sono stati previsti 3 pannelli esplicativi per comune che sviluppano un tema apistico specifico. I pannelli descritti sono concepiti per un vasto pubblico e hanno scopo didattico.  

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Manifestazioni promozionali (Metti il Miele in Tavola – Ghemme). Nel panorama agreste della Provincia di Novara, l’apicoltura è un piccolo comparto agricolo, che si distingue a livello nazionale per l’alta professionalità raggiunta da alcune aziende. Numerosi sono inoltre coloro che svolgono quest’attività a livello amatoriale. La parte del leone nelle produzioni provinciali è svolta dal miele di robinia, (commercialmente chiamato acacia) non solo per la quantità prodotta ma per l’altissima qualità. Alla luce di questa importante attività agricola, Aspromiele, l’Associazione Apicoltori Novaresi, Mielenatura e il Comune di Ghemme (facente parte delle “Città del Miele” del Piemonte) promuovono da diversi anni la manifestazione “Metti il miele in tavola e il concorso “Mieli tipici piemontesi” per incentivare la produzione del miele di qualità e valorizzare le produzioni tipiche piemontesi. In questi anni, è via via cresciuta l’importanza, la partecipazione e la rappresentatività di questo concorso annuale, che è l’unico che si svolge nella nostra regione per i mieli tipici mentre Montezemolo si caratterizza per quelli d’alta montagna.
La manifestazione avviene nel mese di ottobre e prevede: Concorso “Mieli tipici piemontesi“. I mieli in gara sono giudicati da una Giuria composta da degustatori iscritti all’albo nazionale, che verificate le caratteristiche fisiche e organolettiche tra tutte le Categorie (robinia, castagno, millefiori, tiglio, rododendro, melata) premiano il miglior miele piemontese dell’anno e attibuiscono gli attestati di qualità ai mieli più meritevoli.

Concorso fotografico. Iniziativa che ha esordito nell’edizione del 2004 e che di anno in anno sarà dedicato alle tappe della produzione del miele dai fiori fino ad arrivare alla tavola del consumatore. Degustazione dei mieli in concorso che avviene dopo la premiazione dei concorrenti e che prevede anche l’assaggio dei biscotti al miele delle pasticcerie Ghemmesi e le torte al miele preparate dalle apicoltrici, accompagnati dal vino offerto dai produttori del Ghemme Docg. Va infine sottolineato che la manifestazione ha voluto collegarsi alla promozione del vino “Ghemme Docg”, continuando la riuscita combinazione miele e vino nell’ottica della valorizzazione dei prodotti tipici della nostra regione.   Altre manifestazioni promozionali. Aspromiele organizza diverse iniziative: A Casale M.to (AL) la Mostra mercato dei mieli d’italia
A Ferrere (AT), Concorso regionale del miele Ferrere Miele
A Montezemolo (CN), una delle città del miele, Fiera regionale del miele, Mostra Mercato di attrezzature e prodotti apistici nazionali
Sommariva Bosco (CN), una delle città del miele, Amèl’Amel, festival dei mieli
A Marentino (TO), una delle città del miele, Fiera del miele
A Locana (TO), la Sagra del miele

Concorsi qualità come ad esempio il concorso “Milei tipici Piemontesi Franco Marletto”. 

Progetto Interreg sulla caratterizzazione dei mieli di alta montagna

Caratterizzazione del miele di castagno.Tra gli areali vocati, italiani e non, la regione Piemonte ha indubbiamente una posizione di spicco nella produzione del miele di castagno. L’importanza apistica in Piemonte è rilevante e nelle zone in cui la sua diffusione è maggiore si producono cospicue partite di miele monoflora e all’inizio dell’estate il suo polline può costituire il 100% del raccolto. Il miele di castagno prodotto nell’ambito del territorio della regione Piemonte può vantare di possedere caratteristiche qualitative ed organolettiche singolari, grazie ad una ottimale combinazione di nettare e melata, tale da conferirgli un sapore aromatico equilibrato, arrotondando il retrogusto amaro e l’aroma tannico. E proprio grazie a queste caratteristiche uniche il miele di castagno piemontese trova ampio impiego in cucina.
A fronte di un importante lavoro di conoscenza chimico – analitica e sensoriale delle produzioni di miele di castagno piemontesi si è giunti alla sua caratterizzazione analitico sensoriale.

Osservare la società delle api in totale sicurezza grazie alla gabbia di volo di Aspromiele